In questo articolo, tratto da “Il manuale dell’imballaggio talentuoso” di Ferraris, l’ing. Arancione, parleremo della reggetta in ferro o in plastica.
La reggetta in ferro
La reggia in ferro per i grandi consumatori viene valutata caso per caso in funzione del tipo di utilizzo e dell’impianto di reggiatura.
E’ in acciaio lucido, in bobine di altezza 13, 16 o 19 mm e spessori di 0,5 o 0,6 mm. La reggia è avvolta in una spira unica (a moneta) e un rotolo pesa 20/25 kg.
Si può trovare a basso prezzo del materiale che i tagliatori di bobine metalliche ricavano dagli sfridi delle loro produzioni. Questi presentano due problemi:
- i bordi sono taglienti, e non sono trattati contro la ruggine; in quanto provengono da macchinari nati solo per realizzare il taglio.
- la tolleranza sullo spessore del materiale a basso prezzo può essere elevata; vuol dire che voi pagate il prezzo per molti più chili, ma avete la robustezza del punto con lo spessore più basso; è come comprare una catena con anelli irregolare. Chi produce reggia metallica provvede invece a trattare e arrotondare bordi e spigoli.
Un consiglio tecnico è di controllare ogni volta la qualità del materiale che ricevete.
Un consiglio pratico, più semplice, è di comprare reggia metallica solo da specialisti dell’imballaggio, siano essi produttori o distributori.
La reggia metallica presenta molte problematiche di antinfortunistica presso chi riceve il bancale e deve tagliare con una cesoia la reggia metallica. L’addetto dovrebbe indossare adeguate protezioni sia sulle braccia che sul volto. Per evitare incidenti, dovuti alla trascuratezza del personale, molti grandi gruppi tendono a vietare l’uso della reggia metallica in generale, autorizzandola solo quando è assolutamente necessaria.
Per tutti gli altri casi la reggia metallica può essere sostituita con una reggia in poliestere o in materiale tessile di adeguata dimensione e consistenza, semplificando molto le operazioni di reggiatura alla partenza e di sbancalatura della merce in arrivo.
Scriveteci a info@abimballaggio.com per conoscere le alternative alla reggia in acciaio più adatte alle vostre esigenze,
o per comprare, quando serve, una reggia in acciaio di qualità professionale.
Reggia in polipropilene (bianca o nera)
La reggia in polipropilene (PPL) è la più diffusa ed economica; viene normalmente prodotta in colore bianco o nero, ma può avere anche altri colori, o essere personalizzata con una stampa.
La caratteristica che viene controllata di più è lo spessore della reggia. Ma siccome la reggia è goffrata, basta aumentare l’altezza del disegno di goffratura per aumentare lo spessore, senza migliorare la qualità della reggia.
Dovete invece controllare il CARICO DI ROTTURA. Per esempio:
un carico di rottura di 150 kg per mm quadro si può ottenere con una reggia di qualità in spessore 0,63 o una reggia da battaglia in spessore 0,80 mm.
Se poi usate una reggiatrice saldante, a impianto fisso o portatile a batteria, dovete anche stare attenti a mantenere pulita la macchina e le teste di saldatura.
Provate a sfregare con forza la vostra reggetta; se si staccano tanti piccoli filamenti (i capelli d’angelo) vuol dire che c’è molto materiale rigenerato, e ritroverete presto tali sfridi a inceppare la vostra reggiatrice.
Reggetta in poliestere (verde)
La reggia in poliestere (PET) viene normalmente colorata in verde, per rendere facile il riconoscimento. È molto più robusta di una reggia in polipropilene dello stesso formato; per cui conviene utilizzarla in dimensioni e spessori sottili per sostituire la reggia in PPL
In larghezze elevate e spessori robusti può invece sostituire una reggia in acciaio, garantendo gli stessi carichi di rottura ad un costo del 40% più basso. Oltretutto l’uso di una reggia in PET permette di risolvere le problematiche di antinfortunistica sopra indicate per la reggia in acciaio.
La reggia in PET è validissima anche per sostituire la reggetta in polipropilene pesante come la 12×0,90 o la 15×0,80 con costi inferiori del 20% e prestazioni migliori. Sicuramente oggi la reggia in poliestere PET è quella che garantisce il miglior rapporto qualità/ prezzo rispetto agli altri materiali.
La reggia in PET è molto più scivolosa di quella in PPL; per cui è inadatta all’uso con un sigillo metallico.
Converrà quindi acquistare un tendireggia a batteria, che costa intorno ai 1.500 euro, e che permette di ottenere una reggiatura perfetta, riducendo di molto il tempo di lavoro e la fatica del magazziniere.
Reggia in materiale tessile
La reggia tessile è costituita da tanti fili di tessuto ad alta resistenza, posizionati in parallelo. Abbiamo due tipi principali:
- la reggia tessile composita; in cui i diversi fili sono assemblati con un adesivo hot melt. La reggia rimane abbastanza rigida ed è più facile farla passare sotto il pallet nell’utilizzo manuale.
- la reggia tessile di tipo standard; in cui la quantità di collante hot melt è ridotta al minimo, per rendere la reggia molto più morbida.
Si possono ottenere dei valori di resistenza molto elevati, per cui anche la reggia tessile è idonea a sostituire in molte applicazione la reggia in acciaio. La reggia tessile viene bloccata con delle fibbie in acciaio, che possono essere utilizzate sia manualmente che con un apposito tendireggia.
È possibile ritensionare un pallet o un oggetto bloccato con la reggia tessile; che però tende ad allentarsi con il passare del tempo. Questo è un aspetto negativo per carichi rigidi, in quanto occorre dedicare tempo al ritensionamento di ogni bancale, mentre è una opportunità per lavorare al meglio carichi che tendono a diminuire di spessore, come il legno quando comincia a stagionare, in quanto si può ritensionare, mentre gli altri tipi di reggia andrebbero sostituiti.
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