Con questo articolo inizieremo ad occuparci nello specifico dei guanti; ora ci occuperemo de la normativa CE riguardante i guanti da lavoro.
La normativa CE riguardante i guanti da lavoro
Chi decide quale guanto da lavoro può andare bene in azienda è sempre e comunque il RESPONSABILE DELLA SICUREZZA (RS). Non è l’operaio, non è il venditore di guanti, non è l’ufficio acquisti, non è il titolare (a meno che non sia anche RS, come in tante piccole aziende).
La scelta viene fatta in relazione ai rischi esistenti, e alla gravità dei rischi stessi.
Vi sono molte lavorazioni non rischiose, in cui può essere utilizzato un guanto leggero, senza marcatura CE, o con marcatura limitata a rischi minimi. Il principale uso di questi guanti è per motivi igienici, rientrano in queste categorie i guanti in cotone e molti tipi di guanti monouso.
Quando viene identificato un tipo di rischio, occorre anche determinare il livello di protezione necessario.
Vedremo qui sotto i rischi principali, cioè quelli meccanici e chimici; ma vogliamo prima ricordare che:
RISCHI DA CALORE E FUOCO : norma EN407
RISCHI DA FREDDO : norma EN 511
RISCHI ELETTRICI : norma EN 60903
RISCHI RADIOATTIVI : norma EN 421
RISCHI PER TAGLIO DA COLTELLI : norma EN 1082
I rischi meccanici
La norma EN 388 identifica 4 categorie di rischio; i 4 numeri che trovate sui guanti omologati per rischi meccanici rappresentano nell’ordine il livello di protezione ottenibile con quel guanto.
RESISTENZA ALL’ABRASIONE.
Livello da 0 a 4; un alto livello di protezione comporta normalmente un basso livello di destrezza, ossia di facilità a fare operazioni delicate indossando i guanti. Raramente un guanto si usura o si consuma per problemi di abrasione, per cui conviene inserire nelle regole aziendali un livello basso, 1 o 2, indicandolo come livello minimo.
RESISTENZA AL TAGLIO.
Livello da 1 a 5; indica il numero di passaggi di una lama che il guanto sopporta prima di tagliarsi. Il livello 1 garantisce resistenza a 1 passaggio, il livello 5 a 20 passaggi. I livelli alti sono consigliati per chi lavora continuativamente con oggetti taglienti, come le lamiere grezze. Anche qui va indicato il livello minimo accettabile.
RESISTENZA ALLO STRAPPO.
Livello da 1 a 4; indica la forza necessaria a lacerare il guanto: conviene indicare una forchetta di un paio di valori raccomandati. Se non ci sono problemi operativi, è meglio scegliere un valore basso, perché un guanto di livello 4 non si lacera se viene preso in un ingranaggio, e si trascina dietro la mano dell’operaio
RESISTENZA ALLA PERFORAZIONE.
Livello da 1 a 4; indica la forza necessaria a perforare il guanto con una punta di dimensione standard; anche qui va indicato il livello minimo e vanno considerati idonei guanti con livelli superiori. Neppure il livello 4 garantisce protezione idonea a maneggiare aghi o siringhe e alla sicurezza di trattamento di rifiuti infetti.
Quando abbiamo identificato i livelli di sicurezza necessari, potremo scegliere fra molti guanti idonei, in funzione del prezzo, della durata, della destrezza, e di tante altre caratteristiche
I rischi chimici
Le norme sono molto dettagliate; non basta dire voglio un guanto impermeabile per usarlo con i prodotti chimici. Il simbolo che garantisce protezione chimica riporta anche le sigle di 3 prodotti chimici su cui è stato testato.
SE dovete proteggervi da altri agenti corrosivi dovete specificarlo nelle norme aziendali e consultare i produttori di guanti per avere una certificazione più ampia di quella riportata sul pittogramma. Il pittogramma di idoneità alla difesa da microorganismi significa che ha un adeguato livello di impenetrabilità all’aria e all’acqua.
Se siete RESPONSABILE DELLA SICUREZZA, leggete altri articoli sul nostro blog per poter scegliere meglio i guanti adatti alla vostra azienda. E se volete comprare dei guanti, chiedete prima al RS i requisiti che secondo la normativa CE riguardante i guanti da lavoro dovranno avere.
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